Dalla letteratura al grande schermo. Adattamenti cinematografici e diritti d’autore

immagini libri e sala cinema
16Nov, 2020

Harry Potter, Into the Wild, Twilight e Colpa delle stelle: sono soltanto alcune delle pellicole che hanno sbancato i box office degli ultimi dieci anni. E sono anche tutte tratte da opere letterarie di successo.

In una realtà sempre più digitalizzata e interconnessa, infatti, le storie e le idee si declinano nei libri ma anche nei film, nelle serie tv e nei videogiochi.

Gli adattamenti per il grande schermo nell’era della transmedialità e i diritti d’autore connessi sono stati tra gli argomenti di particolare interesse dell’appuntamento del 28 ottobre di “Lavorare in editoria. A colloquio con”. Si tratta di una rassegna organizzata dai Master Professione Editoria e Booktelling, dell’Università Cattolica di Milano, insieme a Editrice Bibliografica, un ciclo di dirette streaming per raccontare le professioni che animano il settore dell’editoria e della comunicazione.

Noi di Proofy abbiamo colto l’occasione per trarre qualche spunto da questo stimolante incontro e per riflettere sull’importanza di tutelare la proprietà intellettuale delle proprie creazioni e sul tema cruciale del copyright, specialmente in una società abituata a usufruire gratuitamente di contenuti.

Nella diretta di mercoledì 28 si è tenuta una interessante e approfondita chiacchierata tra Paola Di Giampaolo, responsabile e docente dei due Master, e Cristina Foschini, direttore ufficio diritti e acquisizioni del Gruppo Editoriale Mauri Spagnol e docente del Master BookTelling.

“Se un libro ha funzionato vuol dire che ha destato interesse e la casa editrice nutre ovviamente grande soddisfazione nel trovare altro pubblico oltre ai lettori.”
Cristina Foschini

È oramai grandemente affermata la tendenza di partire dai libri come soggetto per film e serie di successo. “Se un libro ha funzionato vuol dire che ha destato interesse e la casa editrice nutre ovviamente grande soddisfazione nel trovare altro pubblico oltre ai lettori”, afferma Cristina Foschini in merito agli adattamenti cinematografici e video.

È quindi fondamentale trovare una storia avvincente e, di conseguenza, tutti i possibili fruitori, che spesso e volentieri sono determinati proprio dal grande e dal piccolo schermo. Un processo estremamente delicato, ma soprattutto un “interscambio bellissimo”, come lo definisce la stessa Foschini.

La tutela del diritto d’autore dal libro al film

Realizzare un’opera per il grande schermo è molto faticoso, così come dedicarsi a qualsiasi opera innovativa. E, spesso, si attinge al fervido e appassionante panorama editoriale, cioè ai libri.

Un’opera letteraria originale è protetta dal diritto d’autore. Quest’ultimo è costituito da diritti morali (che non hanno scadenza e non possono essere ceduti) e diritti patrimoniali, cioè i diritti di utilizzazione economica dell’opera (contratti di cessione o vendita).

Proprio tra i diritti di utilizzazione economica rientra il diritto di elaborazione e trasformazione (art.18 della legge sul diritto d’autore) che comprende anche gli adattamenti cinematografici. L’esercizio di questo diritto e dei diritti di utilizzazione spetta al produttore, il quale può apportare all’opera letteraria utilizzata per il film le modifiche necessarie per l’adattamento sul grande schermo (art.47 LDA). Tuttavia, non ha la facoltà di eseguire o proiettare trasformazioni senza il consenso dell’autore (art. 46 LDA).

Infatti, i diritti morali, che proteggono il libro quale espressione della personalità dell’autore, spettano allo scrittore dal momento della creazione alla morte, indipendentemente dai diritti patrimoniali. L’autore ha così diritto a opporsi alle modifiche dell’opera che comportino un danno alla sua reputazione e alla creazione stessa: parliamo di diritto di integrità.

Risulta evidente come, fin dall’origine, le norme che gestiscono i rapporti tra soggetti che partecipano alle realizzazioni cinematografiche siano piuttosto complesse. Questa complessità c’è proprio perché la creazione filmica ha sempre visto la necessaria partecipazione di molti creativi e professionisti (autori, produttori, sceneggiatori). In questo contesto, il contratto per la cessione dei diritti di utilizzazione delle opere letterarie rientra tra i contratti più significativi dal punto di vista del diritto d’autore delle opere cinematografiche e assimilate.

Meglio il libro o il film: è questo il dilemma

libro Harry PotterIl celebre quesito “Meglio il libro o il film?” tiene grande dibattito tra appassionati di letteratura e cinema.

Ci sono quei lettori che non avrebbero alcun dubbio nel rispondere “il libro è sempre meglio della sua versione cinematografica”, ma ci sono anche molte pellicole di incredibile qualità che sono nate dall’adattamento di un libro o di un racconto.

Spesso lo spettatore giudica un’opera cinematografica e tende a denigrarla rispetto al libro da cui è tratta perché si aspetta di vedere determinati aspetti sia dal punto di vista della struttura narrativa sia dei personaggi.

Ma non deve essere facile sintetizzare, talvolta, opere di 300 o 400 pagine!

Dall’autore del libro allo sceneggiatore

Per ragioni di tempo e schema narrativo, lo sceneggiatore, dopo aver accuratamente letto e analizzato il testo originale, può tagliare o modificare dei passaggi per adattare la storia alle necessità del grande schermo.

Altre volte, invece, si aggiunge qualcosa per esprimere meglio una situazione, come dei personaggi che nel romanzo di partenza non ci sono ma che funzionano perfettamente nel film.

“Per infarcire la storia nel passaggio da libro a film o serie tv è decisivo il coinvolgimento dell’autore, come nel caso dell’inserimento di nuovi personaggi che anche se non presenti nel libro, piacciono moltissimo al pubblico”, spiega ancora Cristina Foschini. “Il personaggio di Paolone ne L’allieva (la serie di libri scritti da Alessia Gazzola su cui è basata la nota fiction Rai), per esempio, non lo troviamo nel romanzo d’esordio, ma l’autrice l’ha successivamente inserito perché l’ha reputato un bel personaggio”, prosegue la direttrice dell’ufficio diritti di GEMS.

“Per infarcire la storia nel passaggio da libro a film o serie tv è decisivo il coinvolgimento dell’autore, come nel caso dell’inserimento di nuovi personaggi che anche se non presenti nel libro, piacciono moltissimo al pubblico”
Cristina Foschini

Detto ciò, va ricordato che sono molti i film che riprendono fedelmente le vicende raccontate nei libri (basti pensare alla trilogia del Signore degli anelli, considerata uno dei migliori adattamenti cinematografici di sempre) e che sono sempre più frequenti i casi di autori che supervisionano la realizzazione dei film tratti dai loro libri, come J.K. Rowling per la saga di Harry Potter.

È possibile rivedere le dirette del ciclo “Lavorare in editoria” su IDEa Incontri Digitali per l’Editoria italiana, playlist YouTube curata dai Master sul Canale dei Libri di CRELEB.

Depositare una creazione nell’era dell’iperconnessione

Il digitale ha influito notevolmente sulla difficoltà di proteggere le proprie creazioni e sulla diffusione di adattamenti cinematografici o televisivi che necessitano di una precisa regolamentazione, affinché la storia originale e l’intento del suo autore non siano snaturati e siano adeguatamente tutelati.

Se ti occupi di cinema o televisione o scrivi per lavoro o per passione è essenziale che tu difenda il tuo talento e che il tuo lavoro venga riconosciuto.

Il servizio di deposito Proofy, grazie alla completa automazione e a prezzi contenuti, ti consente di depositare quotidianamente e in pochi minuti il tuo progetto, idea o lavoro creativo per conservarlo e proteggerlo. Artisti e professionisti possono registrare le loro creazioni provando esattamente quando sono state materialmente realizzate e cosa è stato creato.

Effettuando un upload del file all’interno del nostro sistema, verrà così prodotto un certificato di nascita della tua opera cinematografica, letteraria o audiovisiva. E se qualcuno dovesse copiarla, sarai in grado di far valere efficacemente i tuoi diritti d’autore.

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